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Grandi nomi e giovani talenti: le Settimane Musicali al Teatro Olimpico

Grandi nomi e giovani talenti: le Settimane Musicali al Teatro Olimpico

Opera e concerti che nascono per il Teatro Olimpico: un incontro tra grandi maestri e giovani talenti. Sono le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, in programma dal 20 maggio al 21 giugno

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico tornano a giugno 2018 con un programma articolato lungo i diversi filoni che il festival ha delineato nel corso degli anni: protagonisti saranno l’opera, con le scelte ispirate all’ambientazione del particolarissimo spazio scenico palladiano, e la musica da camera. Restano centrali inoltre l’attenzione ai giovani talenti e il coinvolgimento della città, andando a “vestire di musica” molti luoghi, oltre l’Olimpico, che ospiteranno concerti e incontri.

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Il festival, alla sua XXVII edizione, si svolgerà dal 20 maggio al 21 giugno 2018, con l’alternanza di opera, il venerdì sera e la domenica pomeriggio, e concerti il sabato sera. Ad aprire il cartellone sarà l’evento Mu.Vi. – Musica a Vicenza, ideato da Sonig Tchakerian tre anni fa, previsto per domenica 20 maggio.

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«Le Settimane musicali – ha sottolineato Tiziano Tiozzo, Presidente dell’Associazione Settimane Musicali al Teatro Olimpico – sono una proposta per i giovani, che trovano spazio tra gli artisti, secondo un progetto di valorizzazione dei talenti emergenti a fianco dei grandi maestri, sia tra il pubblico. Con le nostre proposte puntiamo a fare del teatro, della musica e dell’opera un intrattenimento culturale appetibile per una platea giovane

Per quanto riguarda l’opera, il quinquennale Progetto Rossini, avviato lo scorso anno, giunge alla seconda tappa e prevede la messa in scena de L’inganno felice, il secondo titolo a debuttare al Teatro San Moisè di Venezia nel 1812. Lavoro di un Rossini appena ventenne, gli valse il suo primo grande successo, catturando l’attenzione dei maggiori teatri italiani. Le farse, nate per il teatro veneziano all’inizio dell’Ottocento, segnano il vero debutto di un operista che di lì a pochi anni travolgerà l’Europa intera con la sua musica. Si tratta di brevi lavori, strutturati in un atto unico, che prevedono un organico orchestrale anch’esso agile e leggero, dunque particolarmente adatto all’acustica del Teatro Olimpico.
La regia è affidata ad Alberto Triola, nome noto nel mondo operistico, che da qualche anno si sta dedicando alla regia d’opera; dopo alcuni spettacoli all’estero, a Vicenza farà il suo debutto italiano, nel segno dell’incontro con il Teatro Olimpico.

L’intero ciclo delle farse è allestito dalle Settimane musicali al Teatro Olimpico con la direzione “dal cembalo” – la prassi storica praticata dallo stesso Rossini all’epoca delle farse – da parte del maestro Giovanni Battista Rigon, considerato dalla critica uno dei più versatili interpreti rossiniani d’oggi.
Il cast è composto da Patrick Kabongo (Bertrando, il duca), Eleonora Bellocci (Isabella, la duchessa), Lorenzo Grante (Ormondo), Sergio Foresti (Batone), Daniele Caputo (Tarabotto). L’orchestra di Padova e del Veneto si conferma partner dei progetti delle Settimane Musicali. Scene e costumi sono affidati a Giuseppe Cosaro.

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Il progetto della musica da camera è curato da Sonig Tchakerian. La sua formula esclusiva prevede concerti che si creano solo per l’occasione, come progetti speciali che nascono sul palco, dall’incontro di straordinari musicisti invitati a condividere emozioni con il pubblico. Anche quest’anno, si darà vita a nuove collaborazioni e si assisterà a graditi ritorni, come quelli di Shlomo Mintz, Alfredo Zamarra e Silvia Chiesa, protagonisti con Tchakerian del primo concerto, sabato 2 giugno.
Il 9 giugno continua il viaggio della violinista attorno alle proprie origini: Terre di Nairì – Parole e suoni d’Armenia vedrà la partecipazione, in prima assoluta, di Paolo Kessisoglu, straordinario attore di origini armene noto anche al grande pubblico per le sue presenze televisive nel duo Paolo e Luca. Kessisoglu darà voce alla evocativa poesia di Varujian e alla visione ironica e profonda degli armeni nei racconti di Saroyan. La voce si unirà al violino di Sonig Tchakerian e al pianoforte di Stefania Redaelli, interpreti delle musiche di Komitas, Babadjianian, Khachaturian.

In chiusura di festival, sabato 16 giugno, la serata intitolata Effetto Mozart segnerà il completamento dell’integrale dei concerti di Mozart per violino e orchestra, iniziato lo scorso anno, in collaborazione con l’Orchestra di Padova e del Veneto. Un progetto unico in cui tradizione e innovazione convivono, grazie alle esclusive cadenze dei concerti scritte per Sonig dallo straordinario violoncellista e compositore Giovanni Sollima. In programma il concerto KV 207 in si b. maggiore, l’Adagio KV 261 in mi maggiore e il concerto KV 219 in la maggiore.

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Attorno agli appuntamenti principali del cartellone, il festival sviluppa una serie di proposte, pensate per dare spazio ai giovani talenti. Il Premio Lamberto Brunelli, riservato a pianisti neodiplomati, si terrà il 28 aprile al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. “Progetto giovani” prevede tre concerti, realizzati in collaborazione con le Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari che, nei pomeriggi di sabato 2 – 9 – 16 giugno, alle ore 17, ospita i vincitori di premi prestigiosi quali la “Borsa di Studio Settimane Musicali al Teatro Olimpico” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Premio Venezia e lo stesso Premio Brunelli.

 

 

 

 

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