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Chiara Casarin (Musei Civici di Bassano): “Donne, cultura e territorio”

Chiara Casarin (Musei Civici di Bassano): “Donne, cultura e territorio”

La video intervista alla Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa, Chiara Casarin, tra collezioni inestimabili, valorizzazione del territorio, donne protagoniste e una nuova mostra senza precedenti

Abbiamo incontrato la Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa, Chiara Casarin, per parlare con lei del polo museale e della nuova mostra “Abscondita” in programma fino a settembre 2018.

L’intervista a Chiara Casarin

La mostra

ABSCONDITA – Segreti svelati delle opere d’arte” è un’esposizione inedita che vede protagoniste le tele che… voltano le spalle al visitatore. Dal 2 giugno al 3 settembre, ad attendere il visitatore di Abscondita. Segreti svelati delle opere d’arte, mostra a cura di Chiara Casarin, allestita nella Galleria Civica del Museo di Bassano del Grappa, saranno infatti i retri di queste tele. Ciascuno dei quali racconta e documenta una precisa e affascinante storia, ignota al pubblico che invece ben conosce il fronte.
Tele, telai e cornici svelano la loro vera materia ma soprattutto si mostrano supporto di informazioni determinanti per la conoscenza della storia del dipinto, dell’artista e di coloro che nel tempo lo hanno posseduto. I viaggi, le mostre, i mecenati e le dediche diventano i tasselli di una storia dell’arte inedita.
Nel panorama internazionale mai è stato realizzato un progetto espositivo come questo, ideato da Chiara Casarin.
Il richiamo ideale che la curatrice propone è al dipinto di Cornelius Norbertus Gijsbrechts, realizzato tra il 1670 e il 1675 oggi patrimonio della National Gallery of Denmark di Copenhagen, raffigurante il retro di una tela dipinto sul davanti.
Quel dirompente dipinto, frutto di un virtuosismo senza pari, fu un “tentativo di vedere l’arte come ad un medium che pensa a se stesso e alle sue strutture nascoste, generando – spiega Chiara Casarin – un nuovo linguaggio, in questo caso meta-pittorico, privo di rappresentazione referenziale. Proponendo la prima manifestazione assoluta – integrale – di un gesto autoriflessivo della professione del pittore, lontano dall’autoritratto in studio, qualcosa di più eversivo”.

Musei Civici di Bassano del Grappa

Uno dei più antichi musei del Veneto

Ospitato nell’ex convento dei frati francescani, è uno dei musei più antichi del Veneto e le sue prime collezioni artistiche risalgono al 1840, momento in cui affiancava, nei locali del convento, il Ginnasio, il Liceo Convitto e la biblioteca.
Attualmente ospita la più grande raccolta di opere di Jacopo Da Ponte, oltre all’ala dedicata ad Antonio Canova dove, tra i gessi e i busti, sono conservati quei monocromi che i grandi critici hanno definito come esito massimo della sua espressività artistica.
Dal 2014 il Museo Civico può contare sulla nuova Galleria Civica destinata alle mostre temporanee oltre ad un’area specifica destinata alla didattica museale.

La Storia

Già nel 1831 un primo gruppo di dipinti è collocato nelle sale adiacenti il chiostro di San Francesco, a cui si aggiungono nel 1840 alcuni dipinti provenienti dalla sala del Consiglio in Municipio e le collezioni di storia naturale (erbari, raccolte geopaleontologiche, mineralogiche, malacologiche, entomologiche) e libri donati dal naturalista Giovan Battista Brocchi.
L’intero patrimonio nel tempo si è eccezionalmente arricchito tanto che oggi è possibile ammirarne e studiarne solo una parte, allestita nelle sezioni archeologiche (reperti di età paleoveneta, magnogreca, romana e medievale), nella pinacoteca (opere pittoriche dal XIII al XX secolo) e nel chiostro (lapidario di cippi, stemmi, iscrizioni, pietre tombali e frammenti architettonici a partire dal XIII secolo).
La pinacoteca in particolare conta oltre 500 dipinti, tra i quali spicca la più grande raccolta di opere di Jacopo Da Ponte esistente al mondo e una ricca documentazione dell’attività della sua bottega. La Sezione canoviana raccoglie duemila disegni autografi, l’epistolario, la biblioteca, i bozzetti, numerosi gessi e la serie, unica, dei monocromi.

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